Fra Diego da Careri
Fra Diego da Careri, al secolo Giovanni Leonardo
Giurato, discendente di una nobile famiglia spagnola,
nacque a Careri nel 1606. Entrato
presto nell’Ordine dei Francescani Riformati, apprese
quindi l’arte dell’intaglio e della scultura in legno
acquisendo una perizia tale da divenirne maestro ed
avere allievi; il più noto dei quali fu Fra Giovanni da
Reggio, che per un buon tratto lo seguì nei suoi viaggi
per i conventi d’Italia, facendogli d’aiuto. Un Crocifisso ligneo, scolpito a tutto tondo ed a figura intera, e dipinto al naturale, presente anch’esso nella chiesa conventuale di Badolato, viene pure attribuito all’arte di Fra Diego; il quale l’avrebbe però eseguito in occasione d’un suo ritorno nel monastero calabrese. Fu, tra i tanti francescani che dedicarono la vita all'arte, tra i più richiesti: dal Vicerè di Napoli che lo volle per i lavori della chiesa di Santa Maria degli Angeli e dai Padri Generali che si susseguirono a capo dell'Ordine Francescano che lo vollero a Roma, a Dongo, Lecco, Varese, Milano e Monza e, infine, a Sambuca di Sicilia, dove morì il 15 agosto 1991. A Napoli ed a Somma Vesuviana ha lasciato tutta una serie di opere, in parte andate perdute ed in parte ancora esistenti come la Madonna degli Angeli, ma è nel periodo di permanenza a Dongo che Fra’ Diego diede vita ai suoi più intensi capolavori. A Lecco, Diego stette per anni facendo la spola per Dongo e Como, e fino a Stabio e Capolago, in Svizzera; poi, forse a causa delle sempre più precarie condizioni di salute, fu chiamato a Roma (1654), dove lasciò traccia della sua arte nella bellissima statua di S. Francesco che sovrasta tuttora l’altare della Chiesa di S. Francesco a Ripa. Quattro anni dopo Diego viene inviato a Sambuca in Lucina, in Sicilia. Di questo periodo molte opere sono andate perdute o disperse, anonime, nelle chiese di Sicilia. Una sua biografia, rinvenuta in una biblioteca di Messina, è stata scritta nel 1705 per perorarne la beatificazione.
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