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Leggenda sul Castello normanno di Stilo
Nel 982 il califfo Ibrahim Ibn Ahmad partì dalla Sicilia
alla conquista della Calabria e di tutta l'Italia contro i
bizantini. Quando arrivò di fronte al castello normanno
inizò a cingerlo d'assedio. Tutti quelli che abitavano nel
paese furono rifugiati nel castello per ordine del granduca
che vi abitava.
Il castello era praticamente inaccessibile. Vi era un unica via,
dove i soldati dovevano per forza passare uno a uno. Fu così che il
califfo decise di prendere il castello per la fame. Al quarto giorno
le provviste stavano ormai finendo, e il granduca decise di buttare
sul campo nemico tutto il latte delle donne che avevano avuto da
poco figli sotto forma di ricotta. Gli arabi pensarono che se
usavano pure il cibo come proiettili, l'assedio si sarebbe protratto
a lungo, e che le scorte di cibo del castello fossero di una
notevole entità. Per di più il califfo provò questa ricotta che agli
arabi era sconosciuta con spiacevoli conseguenze. Egli, infatti, si
ammalò di dissenteria, e la situazione si aggravò specialmente dopo
le cure dei medici arabi con decotti di salvia. Così successivamente
fu decisa la ritirata dell'esercito musulmano per volere del nipote
Gabir e il castello si salvò. |
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