Paolo Orsi

Paolo Orsi, nato nel 1859 a Rovereto, nell'Impero austro-ungarico, fu un archeologo italiano. Dopo gli studi umanistici a Padova e Vienna, si laureò nel 1882. Nel 1884 ottenne la cittadinanza italiana. Dopo un periodo a Firenze, iniziò la carriera in Sicilia nel 1888. Le sue prime ricerche riguardarono la paletnologia in Trentino. Non superando il concorso a Roma, lavorò a Siracusa dal 1889, contribuendo a scoperte archeologiche significative.

Orsi fu attivo in Calabria e in Sicilia, dirigendo il Museo archeologico di Siracusa dal 1891. Nel 1900-1901 fu Commissario del Museo Nazionale di Napoli.

Nel 1907 organizzò la Soprintendenza alle antichità della Calabria. Nel 1924 divenne senatore.

Nel 1907 ricevette l'incarico di organizzare la Soprintendenza alle antichità della Calabria con sede a Reggio Calabria nonché contribuì alla nascita del grande Museo Nazionale della Magna Grecia; in particolare, lavorò a Reggio, a Locri, a Crotone, a Sibari, a San Giorgio Morgeto e a Rosarno, dove continuò lo studio sulla Magna Grecia. Scoprì città, un tempio ionico, antiche mura e i siti di Medma, Krimisa e Kaulon. Scavò per diversi anni a Monteleone di Calabria (l'attuale Vibo Valentia). Nel 1908 individuò il Persephoneion a Locri, dove eseguì ulteriori indagini nei dintorni. Promosse anche l'apertura di un locale museo civico nel 1914. Tra il 1917 e il 1921 scavò a Megara Hyblaea e in quegli anni identificò Morgantina. Fu tra i fondatori della Società Italiana di Archeologia nel 1909.

Nel 1920 fondò, con Umberto Zanotti Bianco, la "Società Magna Grecia" destinata a raccogliere fondi per gli scavi, e grazie ai quali poté scoprire un tempio ionico a Hipponion ed esplorare una necropoli a Torre Galli. Nel 1931, Orsi e Zanotti Bianco fondarono la rivista «Archivio storico per la Calabria e la Lucania».

 

 

 

   

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